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Mirella Bentivoglio
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Indicazioni bio-bibliografiche
Mirella Bentivoglio (1922-)

Nata nel 1922 a Klagenfurt, Austria e risiede a Roma. Gli studi compiuti in paesi di lingua diversa l’hanno sensibilizzata alle problematiche del linguaggio. Dopo un breve inizio nella pratica della poesia in versi si è rivolta alla sperimentazione poetico-visiva nel 1965. Opera da allora in questo settore sia a livello creativo che a livello critico.

Dalle prime prove di poesia concreta (parola come immagine) ottenute con l’uso del collage e delle tecniche grafiche, è passata alla poesia visiva (parola e immagine) con fotomontaggi verbalizzati, e di qui alla poesia-oggetto (oggetti verbalizzati e libri-oggetto in materie atipiche). Frequenti i suoi interventi sul territorio, sempre di matrice linguistica, con grandi strutture simboliche come l’Ovo di Gubbio, l’Albero Capovolto, il Libro-campo ecc. All’uso di elementi alfabetici si è così sostituito il ricorso al linguaggio planetario dell’archetipo simbolico.
Numerose le sue performance, fondate sempre sull’uso trasgressivo della parola. Ha tenuto circa sessanta mostre personali in Italia, Germania, Spagna, Inghilterra, Olanda, Stati Uniti e Brasile. Ha partecipato a oltre ottocento mostre collettive in tutto il mondo, tra l’altro alla Biennale di Venezia (1969, 1972, 1978, 1980, 1986, 1995), alla Biennale di San Paolo (1973, 1981, 1994), a Documenta, Kassel (1982), al Centre Pompidou, Parigi (1978, 1981, 1982), al Museum of Modern Art, New York (1992).

È autrice di monografie edite in Italia e negli Stati Uniti, e di saggi e articoli in riviste italiane e straniere. Ha curato mostre per sedi pubbliche in Giappone, Australia, Stati Uniti, Brasile, Colombia, Spagna, Grecia, Finlandia, Germania, Italia.