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Milo De Angelis
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Indicazioni bio-bibliografiche
Milo De Angelis (1951-)

Nato nel 1951 a Milano, dove vive anche oggi. Esordisce giovanissimo con Somiglianze (1976) che lo impone da subito come una delle figure più importanti della nuova poesia. Si tratta di un’opera lontanissima da ogni residuo di sperimentazione linguistica anni Sessanta, un’opera che introduce una tensione lirica che percorre l’intero libro. La rivista «Niebo», guidata da De Angelis nei secondi anni Settanta, verrà definita orfica o neo-orfica, nella quale ha una parte rilevante il bisogno (nella scia del grande esempio di Rimbaud) di aprire, muovere o dislocare i piani della conoscenza. In questa direzione, si svolgono anche i successivi libri: Millimetri (1983) e Terra del viso (1985).

Il percorso di De Angelis si arricchisce poi in Distante un padre (1989), che conserva i tratti ben riconoscibili di squallore potente già presenti fin dagli esordi, e che predispone una necessità di apertura comunicativa nei testi in dialetto monferrino, primo e verosimilmente solo episodio in questa direzione della sua poesia. A dieci anni di distanza appare Biografia sommaria (1999) che presenta un esplicito rinnovamento: nel senso della conquista di una fluidità narrativa mai prima presente nell’opera di questo autore. Tema dell’addio (2005) segna una ulteriore tappa decisiva nel lavoro di De Angelis, riuscendo a comporre in un esito di sicura altezza, la tensione inquieta degli esordi con l’opzione maggiormente comunicativa del libro precedente.

De Angelis è anche autore del racconto La corsa dei mantelli (1979) e dei saggi di Poesia e destino (1982) e ha tradotto dal francese (Blanchot, Baudaleire) e dal latino (Lucrezio, Virgilio), le sue opere sono state diffuse in traduzione sia in Francia che negli Stati Uniti. Con Tema dell’addio ha vinto il «Premio Viareggio 2005».