Indicazioni bio-bibliografiche
Corrado Costa (1929-1991)
Nato nel 1929 a Mulino di Bazzano (Parma), morto nel 1991 a Reggio Emilia, città dove ha esercitato la professione di avvocato.
Nei primi anni sessanta stringe una duratura amicizia con Giorgio Celli, Antonio Porta, Nanni Scolari (allievo di Luciano Anceschi) e Adriano Spatola, coi quali fonda «Malebolge», una rivista di letteratura d’avanguardia, parasurrealista. Più tardi entra nel Gruppo ’63, esperienza che Costa sottolinea ad ogni occasione, anche se resta ai margini del gruppo, considerato un dilettante d’ingegno. Dall’esperienza del Gruppo ’63 la schiera di amici s'infoltisce con Nanni Balestrini (che lo introduce nell'ambiente del «Verri», la rivista di Anceschi), Giulia Niccolai, Patrizia Vicinelli e Alfredo Giuliani (che lo invita a partecipare alla fondazione di «Quindici»). S’infoltiscono anche le riviste letterarie cui collabora: «Nuova Corrente», «Revolver», «Tam Tam», «Alfabeta», «Cervo Volante». Numerose sono state anche le pubblicazioni, plaquettes spesso di un centinaio di copie, poemi inseriti in cataloghi di amici pittori, etc.: Pseudobaudelaire (Scheiwiller, Milano, 1964; 1986), Blanc, in collaborazione con Claudio Parmiggiani (id., 1968), L’equivalente (id., 1969), Inferno provvisorio (Feltrinelli, Milano, 1971), Per una teoria delle ombre (La Nuova Foglio, Macerata, 1971), Tre poemi-flippers, in collaborazione con William Xerra (Studio Sant’Anna, Milano, 1972), Invisibile pittura (Editrice Agma, 1973), Santa Giovanna Demonomaniaca (id.), La sadisfazione letteraria (Cooperativa Scrittori, Milano, 1976), La piedra colectiva - Canciones con movimiento, in collaborazione con Nanni Balestrini (Exit Ed., Forlì, 1978), The Complete Films (Red Hill Press, Los Angeles-San Francisco, 1983), Il fiume (Edizioni Vicolo del Pavone, Piacenza, 1987).
Artista poliedrico, negli ultimi anni ha preso parte a molte letture di poesie in pubblico in varie parti del mondo e più volte a Milano-Poesia, un appuntamento tra i più importanti della performance poetica. Si è occupato di poesia visuale, sonora, di pittura ed ha prodotto una quantità di disegni su ogni tipo di carta; nell’88 inventa un personaggio, Frank il Bacillo, una serie di minuscoli disegni che Valerio Miroglio gli pubblica, per più di un anno, sul «Bollettino della Vittoria», il mensile più piccolo della storia e del mondo.
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