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Eugenio Miccini
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Indicazioni bio-bibliografiche
Eugenio Miccini (1925-)

Nasce nel 1925 a Firenze, dove vive e lavora attualmente. Compie gli studi in Seminario appassionandosi, soprattutto, alla filosofia greca e alla letteratura latina ed è l’influenza umanistica che poi caratterizzerà i lavori dei maturi anni settanta; si laurea in Pedagogia e diventa pubblicista.

Inizia una complessa attività e militanza letteraria, durante la quale collabora con varie riviste, tra le quali «Quartiere», «Letteratura», «Il Menabò», pubblica alcuni libri di poesie e vince il premio di poesia «Città di Firenze» (1961); risalgono al 1962 le prime poesie visive e nel 1963 fonda a Firenze il Gruppo 70 con Lamberto Pignotti e Luciano Ori ed inizia l’esperienza della poesia visiva. Le sue poesie visive appaiono nell’omonima antologia curata da Lamberto Pignotti e pubblicata dalle edizioni Sampietro di Bologna nel 1965. Sono anni intensi caratterizzati da un forte impegno ideologico e dall’organizzazione di mostre, spettacoli, dibattiti e pubblicazioni sulla poesia visiva. Nel 1969 organizza, sempre a Firenze, il Centro Tèchne, la rivista omonima ed i relativi quaderni, dedicati alla poesia visiva, al teatro, al dibattito culturale e politico di quegli anni. Negli anni settanta partecipa al Gruppo Internazionale di Poesia Visiva o Gruppo dei Nove e dirige con Sarenco la seconda e terza serie della rivista «Lotta Poetica» (Brescia). Nel 1983 fonda il Gruppo Logomotives con Arias Misson, Blaine, Bory, De Vree, Sarenco e Verdi. Nel corso degli anni si impegna anche nell’attività didattica e accademica; è incaricato come cultore di Discipline Semiotiche presso la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze ed insegna storia dell’arte nelle Accademie di Belle Arti di Verona e di Ravenna.

È invitato nelle più importanti mostre internazionali, tra le quali Biennale di Venezia, nel corso di quattro edizioni (XXVI Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Il libro come luogo di ricerca, 1972; XXXIX Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Il tempo del museo, 1980; XLII Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Arte e scienza, 1986; XLV Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, Opera italiana, transiti, 1993; XI Quadriennale di Roma, Palazzo dei Congressi, quale commissario per la sezione Poesia Visiva, 1986; ed inoltre allo Stedelijk Museum di Amsterdam, al Museo della Pilotta di Parma, al Museum of Modem Art di New York, alle Gallerie Nazionali di Varsavia, Cèret, Lublino, Valenza, Anversa, ed altre).

Ha pubblicato oltre settanta libri di carattere creativo e saggistica; tra i primi menzioniamo, Poesie visive 1962-1970, Firenze, Tèchne, 1970; Ex Rebus, Firenze, Tèchne, 1970, Archivio della poesia visiva italiana, Firenze, Tèchne, 1970. Tra i secondi: Poesia visiva e dintorni, Firenze, Meta, 1995. Dirige attualmente, con Alberto Cappi la collana di poesia contemporanea per le Edizioni del Centro Culturale Gino Baratto di Mantova.