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Nanni Balestrini
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Indicazioni bio-bibliografiche
Nanni Balestrini (1935-)

Nato a Milano nel 1935; poeta, narratore e autore di teatro. La sua attività poetica è maturata in stretta connessione con le teorizzazioni della neoavanguardia degli anni Sessanta. Balestrini sceglie come proprio campo di sperimentazione il piano linguistico, nell’ottobre del 1963 organizza a Palermo un incontro di intellettuali che porterà alla costituzione del Gruppo ’63, ufficializzando così la nascita della neoavanguardia. Il presupposto teorico di una lingua intesa come falsificazione per cui «il nome non indica la cosa [...], ma è strumento del suo travestimento o della sua mistificazione, operata dal nostro modo sociale di essere, dai nostri interessi, passioni» (Guglielmi, Pagliarani), porta Balestrini alla necessità di un intervento poetico che evidenzi la non significanza della parola, col fine di ottenere una reazione di rifiuto da parte del lettore.

Già iniziata nel Sasso appeso (1961) la tecnica della frantumazione sintattica viene proseguita in Come si agisce (1963). L’operazione è condotta come se il poeta agisse sul linguaggio comune con improvvisi tagli di forbici, giungendo al limite del non senso. I numerosi riferimenti culturali vengono ammessi nel testo in una dimensione di assoluta parità rispetto ai brani del parlato, ai referti giornalistici e subiscono lo stesso trattamento di frantumazione. Sempre negli anni Sessanta Balestrini affronta esperimenti d poesia visiva ed elettronica, ottenuta in Tape Mark (1961) con l’accostamento di testi letterari preesistenti e la loro rielaborazione tramite calcolatore.

La sperimentazione proseguita sia sul versante prosastico con Tristano (1966), che su quello poetico con Ma noi facciamone un’altra (1968), viene interrotta nel 1971 dal romanzo Vogliamo tutto incentrato sulla tematica operaia con una chiarezza linguistica che quasi sfiora la mimesi del parlato. Il libro poetico Le ballate della signorina Richmond (1977) ruota intorno all’emblematica figura della protagonista che si svela ben presto, sotto le apparenze di una gratuita invenzione letteraria, una allegoria della Rivoluzione. Anche nella raccolta Blackout (1980) Balestrini si insiste sulla ripresa e il rilancio degli spiriti e della coscienza rivoluzionaria legati alla rivolta giovanile del 1968, in una dimensione sperimentale che affida all’azione della parola poetica un ruolo di primaria importanza.

Ha svolto un ruolo determinante nella nascita delle riviste di cultura "Il Verri", "Quindici", "Alfabeta", "La Bestia", "Zoooom".

Attivo anche nel campo delle arti visive, ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero e nel 1993 alla biennale di Venezia.

Poesia:
Il sasso appeso, 1961
Come si agisce, 1963
Ma noi facciamone un’altra, 1968
Ballate distese, 1975
Poesie pratiche (1954-1969), 1976
Le ballate della signorina Richmond, 1977
Blackout, 1980
Ipocalisse. 49 sonetti. Provenza 1980-1983, 1986
Il ritorno della signorina Richmond, Terzolibro, 1984-1986, 1987
Osservazioni sul volo degli uccelli (Poesie 1954-1956), 1988
Il pubblico del labirinto, 1992
Estremi rimedi, 1995
Le avventure complete della signorina Richmond, 1999
Elettra, 2001
Sfinimondo, 2003