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Adriano Spatola
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Indicazioni bio-bibliografiche
Adriano Spatola (1941-1988)

Nato a Sapjane (Istria) nel 1941, morto a Sant’Ilario d’Enza (RE) nel 1988. Dopo un’adolescenza vissuta ad Imola, nel 1957 si trasferisce a Bologna dove collabora alla rivista «Il Mulino» e successivamente conosce all’Università Luciano Anceschi che lo fa collaborare al «Verri». A Bologna pubblica la sua prima plaquette di poesie, Le pietre e gli dei (Tamari, 1961) e fonda la sua prima rivista, «Bab Ilu», con C. Altarocca, V. Bini, A. Ceccarelli, C.M. Conti, e «Malebolge», con G. Celli, C. Costa, A. Porta, N. Scolari. Ha pubblicato, inoltre, L’ebreo negro (Scheiwiller, Milano, 1966), Majakovskiiiiiij (Geiger, Torino, 1971; The Red Hill Press, Los Angeles & Fairfax, 1975), Diversi accorgimenti (Geiger, 1975), Various Devices (The Red Hill Press, 1977), La cmposizione del testo (Cooperativa Scrittori, Milano, 1978), Cacciatore di mosche (I Telai del Bernini, Modena, 1980), La piegatura del foglio (Guida, Napoli, 1983); poesie visuali e concrete, Poesia da montare (Sampietro, Bologna, 1965), Zeroglifico (id., 1966; Geiger, 1975), Algoritmo (Geiger, 1968), Zeroglyphics (Red Hill Press, 1977), La panoplie (Manicle, Aix-en-Provence, 1983), Recenti zeroglifici (Il Punto, Velletri, 1985); il romanzo L'Oblò (Feltrinelli, Milano, 1964) e i saggi Verso la poesia totale (Rumma, Salerno, 1969; Paravia, Torino, 1978), Miroglio, qualcosa di metafisico (Geiger, 1970), Quadri ritratti miraggi di Francesco Guerrieri (id., 1971), Impaginazioni (Tam Tam, San Polo D'Enza, 1984), Il futurismo (Elle Emme, Milano, 1986).

Dopo un breve periodo trascorso a Roma, dove entra nella redazione di «Quindici», trasferitosi a Torino, nel 1968 dà inizio con i fratelli Maurizio e Tiziano alle Edizioni Geiger. Si ritira poi con Giulia Niccolai, sua compagna dopo la separazione dalla moglie Anna Fausta Neri, a Mulino di Bazzano, dando vita, nel 1971, alla rivista «Tam Tam». Nel 1979, terminato il sodalizio con la Niccolai, fonda e dirige «Baobab» (la prima audiorivista di poesia in Italia) e nel 1981 «Cervo Volante», poi diretta da A. Bonito Oliva ed E. Sanguineti. Ha curato e partecipato a numerose esposizioni di poesia visuale e performances di poesia sonora.