Alesi
Balestrini
Ballerini
Beltrametti
Caproni
Conte G.
Costa
De Angelis
Degli Esposti
Fontana
Giuliani
John Gian
Kemeny
Lunetta
Luzi
Niccolai
Pagliarani
Pasolini
Porta
Sanguineti
Scialoja
Spatola
Toti
Villa C.
Villa E.
Zanzotto
 
Mario Luzi
Indicazioni bio-bibliografiche   |   Poesia lineare   |   Fotografie

Indicazioni bio-bibliografiche
Mario Luzi (1914-2005)

Nato a Castello (Firenze) nel 1914; poeta, traduttore e critico. Tranne brevi soggiorni in altre regioni italiane (Lombardia, Emilia, Lazio), Luzi trascorrerà la maggior parte della sua vita in un ambiente tipicamente toscano, spesso assunto come scenografia privilegiata della sua poesia. A Firenze Luzi compirà gli studi liceali e universitari laureandosi in letteratura francese con una tesi su Mauriac (1936).
È proprio nel capoluogo toscano, divenuto attorno degli anni trenta centro attivo della cultura italiana grazie alla presenza di molti intellettuali di prestigio (da Montale a Bonsanti, da Vittorini a Landolfi, da Bo a Gatto, da Contini a Pratolini), che Luzi inizierà a farsi conoscere attraverso la saltuaria collaborazione, fin dal 1935, alla rivista di Bargellini «Il Frontespizio». Sulle pagine di questa stessa rivista si delineano le prime istanze del giovane ermetismo. A questo fervore di rinnovamento parteciperà anche Luzi – con i primi tre volumi intitolati La barca, Avvento notturno, Un brindisi – portando avanti, in modo personale, la ricerca dell’essenzialità espressiva come qualità prioritaria del testo poetico.

Poi, negli anni Cinquanta inizia ad aprire il proprio universo poetico popolandolo di nuove figure, pronto a registrare non più e non solo la propria storia ma quella di chi lo circonda, il testo si arricchisce di nuove immagini, di nuove suggestioni. Dal sofferto ripensamento sul complesso rapporto del poeta con la realtà trova origine Nel magma, libro chiave dell’iter luziano: il poeta si apre a una lirica diretta espressione delle più diverse voci del mondo, come attesta anche l’uso di un lessico e di una sintassi sempre più vasti rispetto all’originaria letterarietà della sua dizione. La lirica di Luzi negli anni Settanta, dopo essere uscita allo scoperto, si impone all’attenzione del lettore per la sorprendente forza di maturazione interna che la distingue nel panorama della poesia italiana.

Le singole fasi di questo itinerario poetico si fondano tutte sulla centralità del momento critico-riflessivo e sul rapporto dialettico di continuità e innovazione, grazie anche al parallelo e importante lavoro di critico letterario e traduttore condotto da Luzi.

Poesia:
La barca, 1935
Avvento notturno, 1940
Un brindisi, 1946
Quaderno gotico, 1947
Primizie del deserto, 1952
Onore del vero, 1957
Il giusto della vita, 1960
Nel magma, 1963
Dal fondo delle campagne, 1965
Su fondamenti invisibili, 1971
Al fuoco della controversia, 1978
Semiserie, 1979
Il silenzio, la voce, 1984
Per il battesimo dei nostri frammenti, 1985
L’alta, la cupa fiamma, 1990
Frasi e incisi di un canto salutare, 1990
Viaggio terrestre e celeste di Simone Martini, 1994